Venerdì, 15 Novembre, 2019

AGCI presente al Tavolo “Transizione 4.0” convocato dal MISE

Si è tenuta, Mercoledì 13 Novembre, la prima riunione del tavolo “Transizione 4.0”, organizzata dal Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli.

Presenti, oltre al Ministro Patuanelli, un’importante delegazione del Ministero e i Rappresentanti di imprese e Associazioni, tra cui l’Associazione Generale delle Cooperative Italiane, per discutere sulla partita degli incentivi per industria 4.0 – impresa 4.0, considerando che il disegno di legge di bilancio è al vaglio della Commissione Bilancio del Senato e occorre, dunque, prendere una decisione su come dare continuità al piano di incentivi.

Il Ministro Patuanelli ha illustrato essenzialmente due ipotesi: la prima è che si continui  con il testo del disegno di legge di bilancio per il solo 2020: resterebbero quindi il superammortamento al 130%, l’iperammortamento a scaglioni fino al 270%. A questo si aggiungono le agevolazioni fiscali per i progetti green e per quelli di innovazione basati sull’utilizzo di macchinari 4.0. La seconda ipotesi, ed è quella più accreditata e su cui si spingerà il Ministro Patuanelli, prevede l’abbandono del sistema basato su super e iperammortamento a favore, essenzialmente, di un nuovo credito d’imposta pluriennale con aliquote diversificate in base alla tipologia dell’investimento. C’è poi il tema – su cui farà leva il Ministero della platea delle aziende beneficiarie: “Il credito d’imposta infatti potrebbe ampliare il raggio d’azione dell’incentivo a categorie di imprese che finora sono state escluse”.

Diversi sono stati gli interventi da parte dei Rappresentati di imprese e Associazioni presenti al Tavolo di confronto. Silvia Rimondi, Responsabile dell’Ufficio Studi AGCI, ha ringraziato il Ministro Patuanelli per le proposte illustrate considerando positivamente inoltre che: “L’ampliamento della platea dei soggetti beneficiari è sicuramente auspicabile, tenuto conto che rappresentiamo soprattutto cooperative di piccole dimensioni, composte da pochi soci, che hanno difficoltà nell’accedere alle misure del pacchetto 4.0”.