Venerdì, 19 Luglio, 2019

Catania, i giovani cooperatori ACI alla “Summer School”: un confronto per costruire un futuro innovativo, nazionale ed europeo

Il Presidente AGCI Begani apre il Workshop “Young European Cooperators Network”

“I giovani sono i costruttori del futuro”. E’ con queste parole che Brenno Begani, Copresidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane e Presidente Agci, apre i lavori del workshop “Young European Cooperators Network” (YECN) in occasione della Summer School, organizzata dai giovani cooperatori ACI a Catania.

“I giovani hanno il dovere di ricercare le sfide – continua Begani -  di esplorare nuovi orizzonti: è la creatività dell'uomo che da sempre ha saputo dar vita alle più grandi iniziative, scoperte, opere e oggi, nonostante un mondo che cambia freneticamente attraversato in Europa dai segni di una crisi economica ancora evidente, è il momento di non lasciarsi prendere dalla paura o dallo sconforto. Le nuove generazioni hanno il dovere di essere curiosi, di voler approfondire, di avere fame di conoscere, e dimostrare la capacità di creare reti, perché solo così gli orizzonti possono essere più grandi. Ai giovani compete ricercare la provocazione e la sfida con se stessi, di essere trasgressivi nei modelli, nella creatività, di non aspettare che qualche cosa accada, ma devono farlo accadere. Se nel loro curriculum non vi sarà un insuccesso allora vorrà dire che non hanno rischiato abbastanza”.

Presenti all’evento, durato 3 giorni, i giovani cooperatori AGCI: Luca Vitiello (Responsabile AGCI Giovani), Lorenzo Fae, Matteo Incerti, Martina Rienzi, Emanuela Passeri, Domenico Zito e Giuseppe di Mauro. La foto li ritrae insieme a Michele Cappadona, Presidente Regionale AGCI Sicilia, e al Presidente Begani .

E’ stata un’esperienza significativa – commenta così Luca Vitiello – perché in questi giorni abbiamo potuto confrontarci e porre le basi per costruire e fare rete. Ognuno di noi possiede peculiarità diverse ma tutti condividiamo gli stessi valori di giovani cooperatori quali la solidarietà e il senso d’identità. La rete deve rappresentare collaborazione tra le varie centrali, perché è solo con le diversità e i contrasti che si creano ricchezza, cambiamento, le fondamenta di un solido futuro”.