Venerdì, 12 Aprile, 2019

L’AGCI incontra il Sottosegretario Giancarlo Giorgetti

“Pensare l’Italia” il convegno organizzato dall’Associazione Generale delle Cooperative Italiane che rinnova il suo confronto con il Governo e le Istituzioni

“Quando mi fanno le domande provo a rispondere a volte con l’ironia. Non leggo i giornali e quindi mi riferiscono: talvolta rido, talvolta mi arrabbio. Il DEF è come le previsioni del tempo. Era già così quando si faceva a Giugno, ora per oscure regole e per il braccio di ferro dell’Ue, dobbiamo anticiparlo ad Aprile”. Questo quanto dichiarato ieri dal Sottosegretario, Giancarlo Giorgetti, durante il convegno “Pensare l’Italia” organizzato ieri dall’Associazione Generale Cooperative Italiane, presso l’hotel “Mediterrano” a Roma. Un dialogo di confronto è stato quello che si è tenuto tra il Presidente AGCI, Brenno Begani, e il Sottosegretario Giancarlo Giorgetti, moderato da Luca Telese.

Giorgetti difende lo “Sblocca cantieri”: “Noi avremmo voluto molto di più, ma essendoci un’altra visione da parte dei nostri alleati, abbiamo trovato un compromesso che è un buon punto di partenza”. Parla anche del reddito di cittadinanza affermando: “In sé non è che faccia lavoro. Su navigator si è fatta molta ironia però tutto quello che può rendere più fluido questo meccanismo di domanda e offerta è benvenuto. E’ una sfida importante”.

Per il Presidente AGCI Brenno Begani: “La cooperazione ogni giorno compie una battaglia incredibile per difendere una reputazione, per difendere la sua buona pratica che, purtroppo, spesso è infangata da certi fenomeni vergognosi che riguardano le false cooperative, ma è anche soggetta a pregiudizi che non hanno ragione e titoli di esistere. “Se noi andiamo a vedere qual è il contributo che la cooperazione dà allo Stato in termini di gettito sia sul costo del lavoro, sia sul reddito d’impresa, il valore della cooperazione è quasi il doppio – sottolinea Begani che aggiunge -  Non è vero che fare cooperazione vuol dire vivere nel privilegio. Sulle false cooperative da anni chiediamo un procedimento legislativo. Ci dovrebbe essere una coralità d’interesse da parte del Governo per conoscere meglio la buona e sana cooperazione”.

“Negli ultimi anni nel teatro europeo si è consolidata una specie di contrapposizione – dichiara il Presidente AGCI ricordando che - un aspetto importante e significativo è stato il fenomeno migratorio che però, come tutte le emozioni, passa. Il vero tema sul quale noi, quando incontriamo le forze politiche, ci interroghiamo è sul perché l’Euro è nato. E’ nato per diminuire le differenze tra i vari Paesi. Ha deluso questa aspettativa? Questo il punto centrale. Se ha deluso occorre che si ritorni a quello che era il messaggio, la ragione che ha dato origine all’Euro. Se vogliamo accrescere, rinnovare o tentare di ridare all’Europa l’attenzione dei cittadini, bisogna che l’Euro vada a colmare quelle differenze che hanno portato diseguaglianza non solo in termini economici ma anche sociali. Nel nostro manifesto che faremo: “L’Europa cooperando” inseriremo questa analisi e la sottoporremo ai partiti, sempre in un ambito di confronto e dialogo”.

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