Martedì, 24 Settembre, 2019

Welfare, la regione Emilia Romagna adegua le tariffe. Soddisfatta l’Alleanza delle Cooperative

L'aumento del 2,6% è legato al rinnovo dei contratti delle cooperative sociali per i lavoratori che assistono disabili e anziani non autosufficienti

 

Via libera dalla Regione Emilia-Romagna al riconoscimento, per le strutture socio-sanitarie accreditate, della rivalutazione tariffaria relativa all'assistenza delle persone con disabilità e anziane non autosufficienti. Adeguamento che va a coprire l'incremento del costo del lavoro dopo i rinnovi dei contratti collettivi nazionali che hanno riguardato il settore. Un riconoscimento che ha come vincolo principale il rispetto dei contratti di lavoro, per la tutela dei diritti dei lavoratori, a partire da equi compensi, e standard qualitativi dei servizi da rispettare.

L'impatto complessivo della manovra è di 7 milioni di euro resi disponibili dal Fondo regionale per la non autosufficienza.

A definire l'ammontare delle nuove tariffe - con decorrenza 1^ marzo 2019 - una delibera approvata dalla Giunta regionale nei giorni scorsi e presentata questa mattina in Commissione assembleare. Il provvedimento riguarda le cooperative sociali, che coprono il 70% dell'offerta regionale, i gestori privati profit (6% dell'offerta) e le Aziende pubbliche di Servizi alla Persona (Asp) che rappresentano il restante 24%. L'aumento riconosciuto ai gestori privati accreditati che applicano un contratto rinnovato è valido per il 2019, in attesa di rideterminare il complessivo sistema delle tariffe che terrà conto non solo dei costi del personale, che rappresentano comunque la voce di spesa più significativa, ma anche degli altri costi di gestione delle strutture.

“Siamo molto soddisfatti per la decisione della Regione di adeguare le tariffe dei servizi rivolti alle persone anziane e alle persone con disabilità dopo il rinnovo del contratto dei lavoratori delle cooperative sociali”: è il commento del presidente e dei co-presidenti di Alleanza delle cooperative dell'Emilia-Romagna Giovanni Monti, Francesco Milza e Mauro Grossi.

“Il presidente Bonaccini e la Giunta – proseguono Monti, Milza, Grossi – valorizzano così il lavoro e l'impegno degli oltre 25.000 lavoratori (la metà di tutti i cooperatori sociali della regione) impegnati in questi servizi. Adeguare le tariffe significa riconoscere il lavoro e la professionalità delle cooperative sociali che rappresentano un pilastro del welfare della nostra regione e offrono servizi alla persona di elevata qualità. Auspichiamo che l'adeguamento tariffario possa avvenire anche nei servizi a titolarità comunale (asili nido, servizi sociali per adulti e minori, ecc)”.