"Curare le diseguaglianze. Il valore del fattore educativo". Questo il titolo del dibattito, organizzato sabato 12 ottobre, in occasione de "Le Giornate di Bertinoro", in cui il presidente Schiavone ha portato i suoi saluti
Nei suoi saluti di avvio nella prima sessione mattutina, il presidente Schiavone ha espresso plauso all’individuazione del tema “Curare le disuguaglianze, il valore del fattore educativo” inquadrato in quello più generale che ha dominato la due giorni delle Giornate di Bertinoro “Le regole del gioco “, sottolineando che è un tema caro al mondo della Cooperazione poiché quando parliamo di disuguaglianze ma, in particolare del contrasto alle disuguaglianze, non è da trascurare ma anzi da apprezzare il nostro modello di impresa: il modello di impresa cooperativa che noi rappresentiamo. Un modello che differisce da tutti gli altri di tipo individuale o societario in quanto caratterizzato dalla presenza di più persone (i soci) che sono i fautori dello sviluppo dell’impresa cooperativa, dove tutti sono soci ma nessuno ne è proprietario.
“Una impresa quella cooperativa - ha sottolineato il presidente Schiavone - che non ha lo scopo di lucro, come avviene in altri modelli il cui conseguimento a volte vuole essere immediato, ma che invece muove i propri passi sul principio della mutualità e sul forte legame con il territorio”.
“E’ un modello inclusivo di impresa - ha continuato Schiavone - capace di promuovere uno sviluppo equo e responsabile che di per sé quindi è avverso all’individualismo e che svolge un ruolo sociale riconosciuto peraltro dall’Art. 45 della Costituzione italiana, quindi dai padri costituenti della Repubblica italiana.
Riconoscimento più che meritato, basti pensare ad esempio che le cooperative sociali in Italia non nascono dalla penna del “legislatore” bensì dalle iniziative dei tantissimi operatori cooperatori in diverse parti che crearono il modello di impresa cooperativa sociale per sopperire all’assenza dello Stato nell’erogazione di determinati servizi. Il ruolo della Cooperazione nel contrasto alle disuguaglianze è fondamentale così come vorrà esserlo nella individuazione delle nuove regole del gioco. Dobbiamo avere una grande capacità relazionale tale da cogliere le soluzioni promuovendo nuove istituzioni che alimentino la cooperazione in un periodo, come questo, in cui vi è un calo evidente delle nascite delle cooperative e lo dobbiamo fare facendo leva, in particolare, sui valori dell’agire cooperativo che lo hanno animato sin dalle sue origini, mantenendo adeguati livelli di competitività e professionalità rispetto ad altri modelli di impresa”.