Giovedì, 9 Novembre, 2023

Storie di Cooperative AGCI. Da AGCI Emilia-Romagna la storia della cooperativa “Insieme per crescere” che da 10 anni, nel cuore delle colline romagnole, si occupa di accoglienza e assistenza ai ragazzi affetti da autismo

“Insieme per crescere”. Tre semplici parole che racchiudono in realtà un mondo straordinario in cui operatori e ospiti vivono insieme tra valori quali solidarietà, responsabilità e inclusione sociale.  Una cooperativa che opera seguendo il principio per cui ogni persona va considerata sia nella sua individualità sia come parte integrante di una comunità in cui essa va protetta, salvaguardata ed inserita

Ne approfondiamo col Presidente della cooperativa Luca Versari

 

“Insieme per crescere”, società cooperativa aderente ad AGCI Emilia-Romagna, nasce quando e con quale scopo?

Nasce nel 2013, precisamente il 27 settembre a Forlimpopoli, un comune fuori da Forlì. Abbiamo festeggiato, infatti, da poco il decennale. Occorre sottolineare che la cooperativa sociale rappresenta il braccio operativo della Fondazione Fornino – Valmori Onlus che gestisce il Centro Socio Riabilitativo Residenziale (CSRR).

La nostra storia affonda le sue radici nella solitudine e nel bisogno di due famiglie (i Fornino e i Valmori) che avevano in comune l’esigenza di garantire un futuro sicuro e protetto ai loro figli affetti da disagio psichico e da autismo. Entrambe le famiglie hanno unito i loro sforzi, le loro risorse e i loro sacrifici di una vita per creare una rete di relazioni tra persone per le quali l’handicap non costituisse un fattore penalizzante. Nacque così, nel 2008, la Fondazione Fornino-Valmori Onlus che opera in ambito socio-assistenziale e, nel 2013, è stata costituita la nostra cooperativa “Insieme per crescere” il cui scopo è quello di fornire una risposta efficace ai bisogni delle persone, proponendo percorsi personalizzati e quindi basati sulle aspettative, le esigenze e le risposte del singolo individuo.

Di cosa vi occupate esattamente? Quali sono le attività della cooperativa?

Noi a oggi ci occupiamo di ragazzi con disturbi dello Spettro autistico: si tratta di un disturbo molto ampio, con molte sfaccettature. Dietro ogni diagnosi ci possono essere vari disagi come il ritardo mentale, ad esempio. Noi ci concentriamo prevalentemente sull’autismo per dar voce a quelle problematiche su cui ancora troppo spesso predomina il silenzio e la non conoscenza.

Quale fascia di età trattate?

Dai 14 ai 65 anni. I 14 anni rappresentano l’età in cui, con il sopraggiungere dell’adolescenza e lo sviluppo della sessualità, solitamente il quadro psico patologico tende ad aggravarsi. Ed è in questa fase che subentriamo noi in sostegno ai genitori, molti dei quali hanno rinunciato o hanno perso il lavoro pur di stare coi propri figli.

Quali sono le attività che svolgete con questi ragazzi?

Abbiamo a disposizione ben 22 ettari di terreno, all’interno dei quali, oltre a due residenze, sono presenti altre strutture e servizi. Siamo collocati fra i comuni di Bertinoro e Forlimpopoli.  Accogliamo ragazzi provenienti da tutta Italia e offriamo loro percorsi educativi individualizzati per il mantenimento e lo sviluppo dell’autonomia personale e sociale, attività ricreative, occupazionali e di partecipazione alla vita sociale. Le diverse attività sono organizzate in accordo con i Servizi Socio Sanitari di appartenenza e territorialmente competenti della persona inserita. Relativamente ai bisogni dei singoli ospiti, vengono garantiti assistenza medica, infermieristica e trattamenti riabilitativi. Si offre assistenza continua 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno.

Di attività, dunque, ce ne sono davvero tante: ci sono quelle sia socio-occupazionali che quelle ludico creative. Offriamo laboratori di ceramica, un laboratorio sensoriale, di cucina, e poi ancora la piscina, l’attività a cavallo che funziona molto per il benessere psico fisico. Per ogni ragazzo ospite, oggi ne accogliamo 30, c’è un percorso individualizzato. Ognuno di loro ha delle specifiche attività. C’è chi svolge tutte le attività che offriamo e chi solo in parte, in base alle singole abilità ed esigenze.

Perché ciascuno è differente…ognuno è speciale…

Si, è proprio così. Ognuno è differente dall’altro, con le proprie caratteristiche ed esigenze che sono supportate dai nostri professionisti competenti. La forza di questo progetto, come le dicevo, sta soprattutto nell’avere a disposizione molti spazi esterni, quindi facciamo praticare anche sport agli ospiti, avendo un campo da calcetto, uno da basket e la palestra attrezzata. Ci sono dei ragazzi con cui si possono sviluppare alcuni progetti, conseguendo determinati risultati. Con altri più complessi, programmiamo altri piani. In base alla difficoltà e al livello cognitivo abbiamo dei percorsi personalizzati, valorizzando le potenzialità presenti in ogni singolo ospite, rafforzando o mantenendo le capacità cognitive, relazionali e le autonomie quotidiane dei singoli ospiti.

Sono i genitori che portano questi ragazzi da voi oppure intervengono i servizi sociali?  Quale rapporto hanno le famiglie con voi?

I genitori prevalentemente si affidano ai servizi sociali, anche se capita che alcune famiglie vengono direttamente a visitare la nostra struttura. Il coinvolgimento della famiglia ed il sostegno ad essa è elemento centrale di ogni nostra azione ed intervento. Uno dei nostri obiettivi è, infatti, quello di coinvolgere anche le famiglie degli ospiti segnate molto spesso da un’emarginazione ed isolamento sociale.

Quindi disponente di personale specializzato immagino….

Assolutamente. Abbiamo psicologi, educatori, Operatori Socio Sanitari (OSS). Svolgiamo attività di formazione che, negli anni, stiamo intensificando proprio specificatamente sull’autismo.

Il personale educativo ed assistenziale impiegato è in possesso di competenze e professionalità ed opera nel rispetto delle normative vigenti.

Tutto il personale in turno segue istruzioni e procedure operative condivise e trasparenti per avere un corretto controllo di processi e risultati ed assicurare un’adeguata qualità assistenziale. La cooperativa predispone ogni anno, inoltre, di un piano di formazione per tutto il personale in servizio riguardante le tematiche sullo spettro autistico e gestione degli ospiti per dare maggiori strumenti e informazione agli operatori che quotidianamente si prendono cura di loro.

A settembre, i nostri operatori hanno seguito un corso per la gestione fisica in sicurezza della crisi per riuscire a contenere i ragazzi che manifestano agiti improvvisi, evitando così che si facciano male visto che alcuni sono autolesionisti. Più si entra in sintonia con chi ha questo genere di problema, conoscendone i segnali, e più si è capace di gestirli.

Quanti dipendenti ha la cooperativa?

Quasi 60 persone. La maggior parte di esse prestano servizio nell’area socio-assistenziale ed educativa per 30 ospiti con dei turni continuativi: mattina, pomeriggio e sera. Inoltre abbiamo altre figure professionali che si occupano della contabilità, cucina, lavanderia e pulizie. L’ottica con cui si lavora è quella della ricomposizione di ogni percorso individuale all’interno del progetto generale del servizio. A tutti gli utenti è garantita eguaglianza e parità di trattamento, giustizia e imparzialità. Per garantire inoltre una elevata qualità del servizio abbiamo la mensa interna per soddisfare le esigenze e diete personalizzate di ciascun ospite e la lavanderia interna che si occupa del lavaggio di tutto il fabbisogno della struttura.

Come si è avvicinato lei a questo tipo di lavoro?

Inizialmente lavoravo presso lo studio del commercialista (Rag. Widmer Bassi) che seguiva tutta la contabilità. Poi mi è stato chiesto di seguire la contabilità della Cooperativa direttamente sul posto e li ho conosciuto dall’interno un mondo per me nuovo: da subito questa realtà mi ha coinvolto emotivamente e lavorare per il sociale era (e lo è tuttora) qualcosa di speciale. Così ho deciso di trasferirmi a lavorare in questa Cooperativa full time: abbiamo insieme costruito una realtà in costante crescita, con tante opportunità e servizi per i nostri Ospiti e creato una realtà sostenibile per il futuro che sta al passo con i tempi. Sono molto orgoglioso di essere il Presidente di questa Cooperativa, anche se da pochi mesi.

Quali progetti avete per il futuro?

Sono molte le domande che ci poniamo per il futuro: Un domani questi ragazzi come faranno senza i genitori? Siamo sicuri che un domani possano essere collocati in centri per anziani non specializzati? È fondamentale per queste persone avere dei punti di riferimento necessari per la loro tranquillità e serenità: persone, spazi e routine. Ci considerano la loro seconda famiglia. Si sentono a casa qui con noi. I genitori lo confermano ogni volta che riportano i figli in struttura dopo aver passato del tempo con loro e questo ci rende orgogliosi.   Questo è un bel risultato per noi che non dimentichiamo mai il lato umano. E anche per le famiglie che vivono psicologicamente una condizione più serena sapendo che i loro figli stanno bene, seppur distanti.

Progetti per il futuro? Ne abbiamo due molto importanti.

Il primo consiste nel fondare un centro pioneristico per l’autismo senior 65 anni, una struttura appositamente dedicata agli adulti autistici over 65. Per legge infatti, una volta compiuti i 65 anni di età, gli adulti autistici devono essere trasferiti in residenze per anziani. Il nostro progetto è quello di creare un percorso continuo e circolare che prenda in carico l’assistito a 360 gradi, rispondendo così alle preoccupazioni delle famiglie per il futuro incerto.

Il secondo progetto che intendiamo realizzare è quello di creare un “polo formativo” in collaborazione con l’Università di Bologna per essere un punto di riferimento sull’Autismo. Creare una struttura dove si possono frequentare corsi specifici per Oss, Educatori e altre persone interessate, permettendo di associare alla teoria in aula anche la pratica facendo lezioni “attive” in struttura e conoscendo da vicino tutte le difficoltà e particolarità relative all’autismo. È un obiettivo molto ambizioso, ma ci crediamo!

La cooperativa aderisce da sempre ad AGCI?

Si, da quando è nata, quindi da 10 anni. Abbiamo un bel rapporto col presidente Massimo Mota che invitiamo spesso a venire a visitare la nostra struttura e con cui collaboriamo volentieri. Chi, come lui, è stato qui viene piacevolmente sorpreso. Abbiamo creato un piccolo villaggio, in un posto dove il verde predomina così come l’armonia e dove tutti stiamo…insieme per crescere!