Giovedì, 7 Ottobre, 2021

Storie di cooperative AGCI - Dalla Puglia “Minerva”, aderente ad Agci Foggia: quando l’innovazione tecnologica è una tradizione di famiglia

Intervista a Pietro Porcaro, Amministratore della Cooperativa che opera in tutto il territorio e oltre.

L’innovazione non solo come tema di attualità ma una tradizione di famiglia. E’ la storia della Cooperativa Minerva, spin-off della Tecnomatica, azienda foggiana operante nel settore dell’innovazione tecnologica nata nel 1992 che ha in Giuseppe Porcaro il suo fondatore e, oggi, nei figli Angelo e Pietro i suoi ulteriori cardini. Due under 30 che lavorano sinergicamente, insieme al gruppo aziendale che conta in totale una trentina di addetti. Compagine impegnata ad affrontare nuove sfide con un approccio strategico in un settore in perenne evoluzione e che sarà in prima linea nell’ambito dell’innovazione tecnologica che interesserà l’Italia nei prossimi anni.

“Ci occupiamo di automazione industriale e sistemi esperti – spiega l’amministratore della cooperativa Minerva, Pietro Porcaro - Lavoriamo prevalentemente su commesse, anche provenienti al di fuori dei nostri confini provinciali, in cui siamo gli unici del settore, e le nostre attività sono legate alla produzione di sistemi hardware/software, firmware e schede elettroniche e al controllo dei processi. Dalla Tecnomatica è nata la cooperativa Minerva, gemella della prima e che svolge attività parallele e complementari. Una vera e propria palestra per tanti nostri dipendenti che hanno poi fatto carriera. Un aspetto, questo, che ci riempie di orgoglio”.

“In questa fase – evidenzia Porcaro - stiamo iniziando a lavorare su sistemi diagnostici per uso ferroviario: controllo temperatura dei binari e delle boccole dei treni, sistemi idropluviometrici per il monitoraggio delle perturbazioni metereologiche, controllo intrusioni animali e caduta massi su linee ferroviarie. Stiamo inoltre costruendo una cassa di manovra per i passaggi a livello di dimensioni adatte ad essere utilizzata su tutte le tratte ferroviarie. Ci siamo anche occupati di “revamping” di treni d’epoca, salvati dalla rottamazione, andando ad installare nuove centraline di controllo e sistemi di sicurezza”.

“Siamo anche impegnati – aggiunge Porcaro - in altri settori della mobilità come i pullman su cui stiamo lavorando a sistemi di controllo accessi, geolocalizzazione, sistemi anti vandalismo ed antifurto, tariffazione, gestione del personale conducente, gestione delle tratte con centralizzazione attraverso database”.

“Il nostro approccio - prosegue Porcaro - non è solo progettuale ma anche certificativo. Lavoriamo costantemente a tutte e tre le fasi di produzione di sistemi che sono di nostra proprietà. Il nostro metodo di lavoro si basa su una cultura ben precisa: lavorare su ogni commessa studiando, facendo ricerca e specializzandoci di volta in volta su ogni possibile sistema ingegneristico fino a svilupparlo. Ciò ci ha portato ad accumulare, come gruppo, una esperienza trentennale non solo sotto il piano temporale ma anche, e soprattutto, sotto l’aspetto di una vasta gamma di prodotti che siamo in grado di produrre e di soluzioni che siamo in grado di offrire ai nostri clienti”.

Porcaro si sofferma anche su quelle che sono le prospettive future della cooperativa: “uno strumento che permette maggiore flessibilità sia in ambito di lavoro che in ambito di commesse. Ora, attraverso una nostra terza società, ci stiamo sviluppando e specializzando nel settore agricolo, il perno economico del territorio di Capitanata, chiamato a raccogliere la sfida dell’agricoltura 4.0. Avvieremo dei cicli produttivi che guarderanno alle macchine automatiche e semiautomatiche, dotate di telecontrollo, ponendoci sul mercato come azienda capace di offrire soluzioni di integrazione per vecchi macchinari, procedure e sistemi con questo nuovo campo di applicazione”.

Pietro Porcaro conclude affrontando anche il tema economico segnato dall’emergenza pandemia e di come ha reagito l’azienda: “in era Covid abbiamo fatto riferimento alle nostre risorse. Oggi scontiamo il ritardo nelle consegne dei materiali che si traduce in ritardo nelle consegne dei lavori ai clienti e conseguente rallentamento del flusso finanziario. Gli aumenti dei costi per l’energia e quelli dei materiali compositi, che hanno praticamente raddoppiato il prezzo, si riverberano su quelle che sono state le offerte e i preventivi che abbiamo proposto ai nostri clienti prima della recente tempesta di aumenti generalizzati. Tuttavia abbiamo mostrato reattività e guardiamo con fiducia e determinazione alle sfide che ci attendono poiché, come ovvio che sia, è nei momenti di crisi che bisogna saper cogliere le opportunità. In tal senso la nostra storia trentennale ci esorta a proseguire sul campo della ricerca e dell’innovazione”.