Venerdì, 15 Dicembre, 2023

AGCI Culturalia e AGCI Ambiente e Sviluppo Urbano presenti a “Città in scena 2023”, il Festival della rigenerazione urbana

Dal 13 al 17 dicembre 2023 Roma è teatro del primo Festival della rigenerazione urbana in Italia, con Città in Scena”, prodotto da Fondazione Musica Per Roma, ANCE-Associazione Nazionale Costruttori Edili, Associazione Mecenate 90 e CIDAC-Associazione delle Città d’Arte.  Il Festival diffuso della rigenerazione urbana intende valorizzare e raccontare la forte capacità progettuale delle città italiane, in particolare quelle intermedie, che stanno mostrando forme e modelli per una trasformazione del nostro Paese nelle direzioni dell’inclusione, della sostenibilità e della resilienza.

Sono previsti cinque giorni di incontri, presentazioni, dibattiti, confronti, proiezioni e spettacoli dedicati al racconto di iniziative eccellenti: progetti realizzati, in corso o in cantiere che hanno come obiettivo la rigenerazione di luoghi e spazi per nuove funzioni coerenti con lo sviluppo di nuovi modelli urbani e che utilizzano la cultura come elemento guida della trasformazione.

Ieri, giovedì 14 dicembre, in particolare, si è tenuto un grande convegno istituzionale con esponenti del Governo per raccontare la rigenerazione urbana, economica e sociale sotto i profili della cultura, dello sport e dell’ambiente. La rigenerazione urbana contribuisce allo sviluppo intellettuale, sociale ed economico delle comunità e i temi inerenti alla rinascita urbana e sociale non devono restare riservati a pochi, ma essere al centro di un dialogo più ampio e diffuso che coinvolge tutti i cittadini, dagli amministratori locali agli studenti.

Per Antonio Lucidi, presidente di AGCI Ambiente e Sviluppo Urbano: “Rigenerare le città, soprattutto quelle di piccole dimensioni, dovrà essere l’occasione per ritrovare e rilanciare spazi urbani dove poter individuare attività economiche e commerciali di quartiere e, quindi, a dimensione umana. Dovranno essere privilegiate e sostenute quelle iniziative che vedono l’artigianato e la piccola impresa essere il tessuto connettivo all’interno di spazi urbani rivolti alla comunità. La grande distribuzione, oltre ad aver distrutto il tessuto imprenditoriale di piccole e medie dimensioni, ha concentrato in se grandi comparti di commercializzazione facendo lievitare finanche i costi dei prodotti alimentari di prima necessità”.

Per Eugenio Fusignani, presidente di AGCI Culturalia: “Abbiamo bisogno di un nuovo patto tra Pubblico e Privato, ancor più nelle aree interne, nei borghi, nelle periferie, dove la cooperazione è presente e può essere partner strategico di sviluppo per le PA. Dobbiamo dare vita a progetti ampi, trasversali a diversi ambiti, ambiziosi, con orizzonti temporali di medio e lungo periodo. E la cultura può diventare un laboratorio di innovazione per molti altri settori della cooperazione”.

Per Bruno Visioni, vicepresidente di AGCI Culturalia: “La cooperazione crede fortemente nella rigenerazione urbana e nelle buone pratiche ad essa collegate tanto che ha lanciato la call "Viviamo Cultura" dedicata al supporto organizzativo e finanziario alle cooperative che intendono avviare il percorso di partenariato pubblico privato previsto specificatamente per il riuso di beni pubblici con finalità culturali, con un importante investimento finanziario supportato dai fondi cooperativi. Siamo convinti che la cooperazione culturale può essere utile al riuso ed alla riqualificazione dei beni pubblici. E siamo altresì certi, del valore aggiunto, che la stessa può generare nei confronti delle comunità locali”.