Giovedì, 7 Dicembre, 2023

AGCI Culturalia presente all’evento su “L’impresa socio-culturale: terzo settore e gestione dal basso delle attività culturali” presso la fiera “Più libri più liberi”

Come ogni anno, a dicembre, si svolge “Più libri più liberi”, la fiera nazionale della piccola e media editoria, promossa ed organizzata dall’Associazione Italiana Editori.

Tenutasi presso il nuovo centro congressi della capitale, La nuvola, progettata dall’archistar Massimiliano Fuksas, Più libri più liberi è la prima fiera italiana dedicata esclusivamente all’editoria indipendente, dove ogni anno circa 500 editori, provenienti da tutta Italia presentano al pubblico le novità e il proprio catalogo. Sono cinque giorni con oltre 650 eventi in cui incontrare gli autori, assistere a performance musicali, ascoltare dibattiti sulle tematiche di settore.

Tra i vari eventi programmati durante la fiera, AGCI Culturalia ha portato il saluto della cooperazione culturale, mercoledì 6 dicembre, al convegno su “L’impresa socio-culturale: terzo settore e gestione dal basso delle attività culturali”, presso la sala Cepel.

Per Giovanni Schiavone, presidente di AGCI Nazionale: “Essere presente a un evento come questo, focalizzato sulla piccola e media editoria, è importante per la nostra Associazione che annovera cooperative culturali ed editoriali in un settore valoriale e strategico nell’ambito della cooperazione. AGCI sostiene le piccole imprese, localizzate territorialmente, portatrici di idee, di opinioni differenti da quelle generali e, proprio per questo, garantiscono la libertà e il pluralismo dell’informazione. Cultura e cooperazione sono un binomio indissolubile, rappresentano la base del pluralismo che ha il suo reale vivaio nei territori, dove le buone pratiche si sviluppano facendo nascere le voci vere, autentiche e, soprattutto, quelle editoriali, generando un incentivo occupazionale e di aggregazione sociale”.

Per Eugenio Fusignani, presidente di AGCI Culturalia: “I circoli cooperativi, di cui si è discusso, sono imprese dove si lavora, si dialoga e si progetta insieme. Sono luoghi di ritrovo, spazi di socialità, relazione e di emancipazione culturale. Vanno assolutamente tutelati perché rappresentano momenti significativi di condivisione, soprattutto se si considerano le situazioni di incomunicabilità e di solitudine sociale presenti nelle grandi aree urbane ma anche nei piccoli centri abitati. Nelle periferie, in particolare, rappresentano quasi sempre gli unici momenti presenti per poter esercitare una vita sociale che l’avvento dei social ha inesorabilmente compromesso. Siccome sono figli di una storia cooperativa soprattutto di emancipazione sociale voluta dal mondo laico cooperativo, di cui AGCI ne condivide valori e principi, questi prefabbricati, che stanno andando in rovina, per la progressiva perdita di capacità e visione imprenditoriale, necessitano di interventi e sostegno economico non essendoci più risorse per poterle mantenere. Ci vuole, dunque, un grosso impegno da parte del mondo cooperativo per salvare, non solo un patrimonio immobiliare ma anche una memoria che non rappresenta solo la tradizione ma anche una prospettiva per il futuro”.

Per Bruno Visioni, vicepresidente di AGCI Culturalia: “La fiera nazionale della piccola e media editoria “Più libri più liberi” è una manifestazione culturale rilevante per chi, come noi, opera e rappresenta il settore della piccola e media editoria. Nei primi dieci mesi del 2023, secondo i dati dell’ufficio studi dell’associazione italiana editori, il mercato del libro è in crescita dello 0,5%. Nel solo periodo tra l’11 settembre e l’8 ottobre 2023 si registra un +2,7% a valore e +1,7% a copie rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La lettura, in Italia, sembra quindi essere in crescita, un dato importante che auspichiamo migliori sempre di più, soprattutto tra i giovani che, solo attraverso la conoscenza e uno spirito critico, possono costruire un mondo più sostenibile, civile e umano. Crediamo, dunque, nel tema “obiettivo lettura”, avendo anche sviluppato e diffuso buone pratiche cooperative attraverso tale progetto”.