AGCI celebra la Festa della Repubblica ricordando i propri ideali laici, democratici e riformisti
Era il 2 Giugno 1946 quando si chiedeva agli italiani di scegliere con un Referendum a suffragio universale: “Repubblica o monarchia?”.
La risposta fu chiara, determinante e la troviamo scritta nella nostra Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”, in cui la sovranità non è concentrata nelle mani di uno solo, ma risiede nel popolo: “Res Pubblica”.
Quel Referendum è passato alla storia anche e soprattutto perché le donne, per la prima volta in Italia, hanno finalmente potuto votare stabilendo così la fine di un’assurda discriminazione che le voleva fuori da ogni partecipazione politica, sociale, segnando così, l’inizio della democrazia, valore questo che rappresenta la base di un popolo libero e sovrano.
“L’Associazione Generale Cooperative Italiane - dichiara il presidente Massimo Mota - nasce, cresce e si alimenta con i valori democratici, liberali, repubblicani e AGCI da allora ha tenuto ferma la barra su un principio: “Capitale e lavoro nelle stesse mani”, l’ideale secondo cui il rilancio sociale ed etico di un’economia si basa sulla partecipazione equa dei lavoratori in una società dove “tutti lavorano per tutti, dove il mio bene è anche il tuo bene”.
La nascita della Repubblica è anche un momento per ricordare il rapporto tra Costituzione e il mondo della Cooperazione sancito dall’art. 45 che così recita: “La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l’incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità”. Noi siamo in questo solco, da sempre.
Per la nostra Associazione è dunque una giornata di Festa quella di oggi 2 Giugno!
Il nostro augurio va ai Cooperatori e alle Cooperatrici affinché continuino il loro lavoro quotidiano valorizzando ciò che questa data simboleggia: storia, libertà e democrazia”.